Con l’inaugurazione della Mostra "Arte a S. Giovanni Valdarno dagli anni ‘60 ad oggi", parte la rassegna Contemporanea 05, che promuove la conoscenza delle esperienze e dei linguaggi dell’arte contemporanea, legati all’attività espositiva di Casa Masaccio. Sono In esposizione un nutrito numero di opere selezionate della Collezione Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea, a partire dai dipinti del Premio Masaccio degli anni ‘60, che rappresentano il nucleo storico della raccolta, fino ai lavori video e installazioni degli ultimi anni, realizzati appositamente per i suggestivi ambienti di Casa Masaccio, comprese le più recenti acquisizioni. Opere di: Mario Airò, Luca Alinari, Giovanni Anselmo, Paolo Artini, Giuliano Azzoni, Roberto Barni, Massimo Bartolini, Renato Bittoni, Alighiero Boetti, Mauro Capitani, Furio Castellucci, Carlo Cioni, Nada
Cingolani, Marco Fidolini, Walter Fusi, Alberto Garutti, Fabrizio Gerbino, Piero Guccione,
Francesco Guerrieri, Dimitris Kozaris, Walter Malandrini, Marcelle Maloberti, Alberto Moretti, Janet Mullarney, John Murphy, Avis Newman, Nicola Pagallo, Leonardo Papasogli, Pasquale Prencipe, Elisa Sighicelli, Mauro Staccioli, vedova Mazzei, Venturino Venturi.
Già dagli anni ‘60, il Premio, intendendo cogliere le linee più attuali della ricerca artistica in Italia, assunse carattere nazionale, acquisendo fondamentale interesse non solo per la storia artistica di S. Giovanni Valdarno e del suo territorio ma anche per la grande risonanza che suscitò proprio a livello nazionale. Su suggerimento della giuria, composta da Giovanni M. Accame, Alberto Boatto, Gillo Dorfles, Corrado Maltese, Guido Montana, Claudio Popovic e Lea Vergine, vengono invitati artisti italiani emergenti tra i quali Carlo Alfano, Giovanni Anselmo, Alighiero Boetti, Rocco Borella, Carlo Cioni, Walter Fusi, Ugo Nespolo, Mario Nigro, Giulio Paolini, Gianni Pisani, Paolo Scheggi e Gilberto Zorio. La scelta del Comune di impostare il Premio di Pittura secondo le indicazioni della giuria risulta coraggiosa e lungimirante, grazie anche al desiderio di richiamare il primato di S.Giovanni, per aver dato i natali a Masaccio, giovane artista che, a sua insaputa, modificò le sorti della pittura del ‘400.
La rassegna, che diventò negli anni ’60, concretamente portavoce delle ricerche più aggiornate dell’arte italiana si ripropone oggi nella continuità di quella tradizione per favorire l’arte contemporanea sostenendo le nuove generazioni e i nuovi fermenti.