martedì 30 giugno 2009
Il pane
“Con il sudore della tua fronte mangerai il pane; finché tornerai alla terra, perché da essa sei stato tratto: polvere tu sei e polvere tornerai!" [Genesi 3, 19] - sabbia e resine epossidiche - 2007
Il pane, ovvero l’arte di vivere.
L’interesse per le relazioni che intercorrono tra le problematiche artistiche e quelle esistenziali, centrale nei programmi e nelle realizzazioni delle Avanguardie Storiche, non può non informare, alimentare, animare il pensiero e l’attività di quegli artisti che oggi fondano la propria ricerca sulla vocazione all’essere piuttosto che all’apparire. Una ricerca così incardinata verte necessariamente su temi e problemi, inclinazioni e comportamenti tendenzialmente divergenti da quelli propri di un’impostazione consumistica della vita, nella quale il “tutto scorre” si riduce ineluttabilmente a flusso di sensazioni rapide ed effimere.
Viceversa l’uomo può aspirare ad una più compiuta conoscenza del proprio sé, al consolidamento di rapporti umani e sociali edificanti, alla individuazione di valori condivisi tra simili e perciò capaci di orientare positivamente la vita individuale e la convivenza.
Il libero e franco scambio di atti, parole, esperienze è probabilmente il mezzo mediante il quale tali aspirazioni possono – pur tra mille difficoltà e rinvii – trovare una prospettiva di realizzazione: a patto che questo scambio sia avvertito ed esercitato come necessaria, indispensabile modalità per la conduzione di una vita degna, piena, nutrita anche di speranza.
Il pane, per la sua diretta provenienza dalla natura, per il lavoro umano di cui necessita per essere impastato e formato, per il calore di cui abbisogna per divenire alimento, per la sua centralità nella storia e nelle culture dell’uomo, per la sua capacità di trascendere la funzione nutritiva e di assurgere addirittura a simbolo di cose spirituali, sembra ben rappresentare quel complesso intreccio di istinto, sentimento, ragione che l’uomo deve poter governare per vivere compiutamente la propria avventura terrena.
Il pane è dunque oggetto-alimento-simbolo che in maniera sintetica e diretta rappresenta l’arte-di-vivere ed evoca perciò i grandi temi dell’esistenza e della coesistenza, dei quali lo scambio e la condivisione di esperienze creative, la libera espressione mediante forme o atti sensibili possono favorire l’approfondimento. Sono, questi, i temi naturalmente centrali e ricorrenti del lavoro artistico “vero”, quello che si realizza attraverso il costante esercizio di una ricerca tra e con le cose visibili e invisibili, che è inesauribile per sua stessa natura.
Paolo Bottari