lunedì 27 gennaio 2014

Il Segno della Memoria

Installazione Il Segno della Memoria 
Chiostro di Villa Vogel - Firenze




Il Viandante e la sua Ombra è una installazione che intende richiamare la coscienza sui drammi generati dalla violenza dell'uomo sull'uomo, primo tra tutti la Shoah.
Ombre di Viandanti, un’umanità in cammino nella propria identità e molteplicità. Ombre che appartengono a questo nostro tempo nelle proprie diversità accomunate da un medesimo destino a cui siamo sempre appartenuti. Ombre di un tempo e di luoghi che ci paiono lontani, ma sono qui, ci ricordano il nostro passato e le recenti diaspore dei popoli, le nuove e le vecchie persecuzioni dell’umanità. 

L’installazione nel chiostro di Villa Vogel è composta da dei panni apparentemente di pietra, appesi a fili spinati intorno al perimetro delle colonne e, sottostanti ad essi, scarpe anch’esse come di pietra. Inoltre, all’interno del perimetro così segnato, sono disposti dei libri anch’essi apparentemente di pietra.
L’installazione è disposta a “ferro di cavallo” lasciando libera la parte del chiostro tra il muro con gli archi ciechi e le colonne centrali; mentre, dal lato dell’ingresso, il chiostro appare a chi vi accede come chiuso alla vista dai vestiti appesi che assumono, così disposti, il senso di cesura in un luogo come il chiostro che per sua natura rappresenta un’apertura in un perimetro chiuso.
Panni e scarpe evocano le persone che sono state e sono vittime della violenza, di ogni forma di violenza. Se i panni stesi che sventolano al sole in un giardino sono un’immagine di vitalità, i panni rigidi e grigi, al contrario, evocano le vite, la vitalità di persone, bambini-donne-ragazzi-uomini che viene oppressa: ciò che resta della persona è un simulacro pietrificato, inerte, morto. Questi indumenti rigidi, anneriti, incapaci di sventolare al sole, esprimono il senso di desolazione di fronte alla violenza dell'uomo sull'uomo: a quella di chi ha pensato e messo in atto la Shoah, a quella di chi massacra il suo popolo per non cedere il potere da cui il popolo intende esautorarlo, a quella di chi lascia che i suoi operai muoiano di mesotelioma perché prendere le misure che l’eviterebbe, ridurrebbe i profitti; a quella di chi intenzionalmente uccide, opprime, espelle, estirpa, "respinge". 
Questi involucri vuoti vogliono far riflettere sulla caducità dell'uomo, sugli sprechi della società globale, sui drammi che, a partire dall'Olocausto, dalla memoria di quanto di più terribile è accaduto all'umanità, ad oggi, con le vittime dell'amianto e del profitto, delle stragi chimiche e del fondamentalismo, dell’odio razziale e dell'immigrazione, sono più attuali che mai.

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