martedì 24 febbraio 2009

Cinema Lumière



Nel foyer del più antico cinema italiano in esercizio, nello storico Palazzo Agostini sul Lungarno a Pisa, dal 3 febbraio sino al 1 marzo 2009, saranno esposti i “frammenti” di Ignazio Fresu in una nuova installazione.
La scultura è l’arte di dare forma ad un oggetto e di trasmettere un concetto attraverso di esso, bisogna saper guardare e un mondo ci si svela. Ma c’è chi riesce a fare di più, ovvero a rimanere libero di far evolvere significati a prescindere dallo spazio e dal tempo, in azioni così pure da poter creare con le proprie opere installazioni sempre diverse. In questo caso è necessario andare oltre il guardare, bisogna vedere e sentire, poiché ciò che si guarda potrebbe non essere ciò che sembra.
C’è dunque chi attraverso la materia regala un’anima ad una statua, e chi attraverso l’animazione delle proprie sculture, regala dinamicità e rinnovamento. I Frammenti di Ignazio Fresu sono stati appesi come quadri, accoppiati per tracciare un percorso, sovrapposti per creare un castello di carte, astrattamente un progetto destinato a fallire, che se osservato da vicino, visto il materiale usato, rimanda alla mente i castelli di sabbia, o addirittura tavole di pietra, ma pietra non è, e non è sabbia e non è carta. Non c’è spirito di riciclo nella scultura di Fresu, ma di più, il concetto profondo di riutilizzo, la restituzione di dignità anche alla materia più consumistica quali gli imballi di polistirolo dei grandi elettrodomestici di noi tutti, resi esteticamente armonici, e che diventano veicolo di messaggi profondi, capaci di rigenerarsi a seconda della comunicazione che l’artista vuole trasmettere, o che il fruitore vuole cogliere.

Antonella Sassanelli