venerdì 28 agosto 2020

Piccola Biblioteca dei sogni





 L'evento espositivo si svolge in due sezioni: una esterna, composta da una grande installazione scultorea permanente, che occuperà il prato antistante la settecentesca Villa Rospigliosi ed una seconda, costituita da gruppi scultorei, all'interno dell'adiacente e spazioso locale ad antico uso contadino.

Il tema dell'evento si rivolge al rapporto uomo/natura attraverso il libro ed il suo significato simbolico
Leonardo da Vinci, precorrendo i tempi, scriveva: "La natura è la fonte di tutta la vera conoscenza. Ha la sua logica, le sue leggi, non ha alcun effetto senza causa né invenzione senza necessità". Un secolo dopo, Galileo Galilei, nel suo “Dialogo sopra i massimi sistemi” riafferma questo pensiero scrivendo che “il libro della natura è un libro aperto innanzi a noi”. Credo che proprio tra questo libro e quelli dell’uomo, s’instauri il più profondo, privilegiato ed insieme conflittuale legame simbiotico che ci accomuna con la natura e per il quale l’uomo è tale nella misura in cui sarà in armonia con essa.Nella "Piccola biblioteca dei sogni" propongo questo singolare legame: all'esterno libri aperti, sparpagliati nel prato in apparente disordine, libri di pietra che nascono dalla terra, scompigliati dagli asoli di vento discontinuo, che sta, si posa, gira. Pagine svolazzanti ma pietrificate in un istante infinito senza tempo, che contengono ciò che ognuno di noi vi vorrà leggere. Perché come Medusa che, con lo sguardo pietrifica, ciascuno di noi interpreta la realtà pietrificando ciò che ci circonda in un modo diverso annullando quella degli altri. Mentre i gruppi scultorei all'interno, con la verticalità e l'ordine naturale categorizzato attraverso la successione Fibonacci estesa ai numeri primi, propongono un'altra lettura: libri non più di pietra, bensì del materiale che l‘uomo tecnologico è riuscito ad estrarre dalle viscere della terra ed a trasformare senza, però, riuscire ad arrestare quel processo che in esso ha il suo ineluttabile divenire. Strumenti educativi, di conoscenza, di documentazione e d'informazione che si sono trasformati modificando, oltre alla nostra percezione, la nostra stessa esistenza da realtà vissuta in realtà immaginata.Tutte le cose, come i libri e ciò che essi contengono, così come i pensieri, le azioni e, come questo stesso testo, sono frutto, oltre che della nostra coscienza e conoscenza, della nostra immaginazione: la via d'accesso che consente di esplorare la dimensione non governata dalla ragione. L'uomo, oggi più che mai, preso dalle cose del mondo, di rado esercita questa sua facoltà, ponendo tra sé e le cose, il limite dell’interesse pratico, della funzione, dell'utilità, mentre è la contemplazione pura, disinteressata, ingenua, che può rivelare il legame che stringe il reale in un tutto trascendendo la realtà apparente. Quest'ultima, infatti, è un evento e non una condizione, è un divenire e non un essere. È solo dopo aver superato questo primo rapporto percettivo separando ciò che vediamo dal suo contenuto mondano e sensibile, astraendone i contenuti dalla sua dimensione materiale servendoci dell'immaginazione, che accederemo pienamente al processo creativo. E questo affascinante ambiente naturale di Villa Rospigliosi, "addomesticato" dall'uomo nella sua perenne lotta e ricerca d'armonia con la natura, è un invito a riappropriarci della nostra immaginazione e a vivere i nostri sogni.