mercoledì 21 agosto 2019

Dietro lo specchio


L'installazione "Dietro lo specchio" nasce da alcuni versi di una poesia di Fernando Pessoa: "La morte è la curva della strada, morire è solo non essere visto". Questa poesia ci racconta della morte come di un'altra dimensione che a noi viene celata riflettendo il nostro mondo come in uno specchio. Specchi che in alcune tradizioni, quando si è colpiti da un lutto, vengono coperti con un panno, come fossero delle false porte, per trattenere lo spirito del defunto ancora per un ultimo saluto e il conforto di chi lo piange oppure per non essere rapiti in un'altra dimensione temporale come nelle favole e nell'opera del matematico e scrittore inglese Lewis Carroll. Ecco, noi non vediamo più chi ci era vicino solo perché è oltre la curva, è dietro lo specchio della nostra apparente realtà. Uno specchio coperto da uno strato di polvere, e quella polvere, depositata dal tempo, è la nostra vita fatta di memoria, dei nostri ricordi confusi e sbiaditi. Polvere così instabile e precaria come la nostra stessa esistenza che un sol colpo di vento può far volar via.