Una stanza da letto vuota che blocca un istante eterno.
La vita, la morte, l'esistenza intera che passa, rimane e si stratifica, si
sofferma sulle lenzuola sgualcite, i vestiti in disordine e lascia solo il
silenzio. I cuscini sparsi fra le lenzuola sono duri come il marmo, tutto è
rigido come pietra, una pietra bianca ricoperta di polvere.
Può essere un prologo o forse l'intero atto di una storia che è storia di
solitudine, di amore, di angoscia, di morte, di sogni o di incubi, di ricordi
evanescenti di ciò che è stato e non sarà mai più. Ignazio Fresu ci mostra il
tempo della vita e ci fa soffermare su quegli istanti ormai passati e che non
possono essere cancellati. Costruisce un infinito fluire di ricordi e pensieri
attraverso una sola immagine, che unisce il particolare e l'universale e
diventa perciò simbolo dell'esistenza umana. Non c'è scelta, tutti facciamo
parte di questa Polvere."
Alessandra Frosini