venerdì 17 giugno 2011

aforisma 125



Installazione. "Nel suo celebre aforisma 125 Nietzsche sosteneva che i valori assoluti in cui potersi unanimemente riconoscere erano morti, che ogni morale si basa su principi astratti e che non è dato conoscere la realtà ma solo l’apparenza. Ma questa dimensione traumatica è solo un momento di passaggio in relazione ad un contesto più ampio che prevede l’avvento di un uomo nuovo. La presa d’atto che non ci sono più verità, nemmeno quelle di più alto valore, ad una lettura superficiale apre la strada al nichilismo. In realtà l’uomo della morale è un uomo parziale, è ciò che la morale gli consente di essere, attraverso imposizioni sociali che mirano alla negazione della sua individualità. La morale soffoca l’anima e mutila l’uomo delle sue energie vitali. Superando la morale, l’uomo nuovo si riappropria della propria naturalità. In tal senso, vinti i limiti delle convenzioni, egli diventa né buono né cattivo ma completamente realizzato nella propria essenza".
Ignazio Fresu



Immagini riprese nel gennaio 2011 presso il Museo di Storia Naturale del Mediterraneo, Villa Henderson, a Livorno durante la mostra "Entropia. In - Trasformazione".